Dopo 6 mesi di silenzio ritorna sulla scena politica il Bonus per i lavoratori part time stanziato dalla Legge di Bilancio 2022 con 30 milioni di euro (per il 2022/23) e mai decollato.
TuttoLavoro24.it ha ripreso le ultime notizie in un articolo. Ma sulla Indennità una tantum si è soffermato anche Il Sole 24 Ore che in un articolo ha anche svelato le prime informazioni sui requisiti.
Innanzitutto viene confermato che si tratta di “550 euro a beneficio dei lavoratori con part time ciclico verticale”. Non è quindi destinato a chi ha un contratto part-time di tipo orizzontale, che si caratterizza per un orario ridotto giornaliero.
Il fondo ha come obiettivo il sostegno economico di quei “lavoratori con contratto part time ciclico verticale che restano inattivi e senza retribuzione per alcuni periodi dell’anno”.
Perchè parta questo Bonus è necessaria una legge, ha chiarito il Ministro del Lavoro Andrea Orlando in una interrogazione parlamentare. Possibile una sua approvazione già con la legge di conversione del Decreto Aiuti, ma i tempi dipendono dal Ministero dell’Economia che dovrà dare l’ok.
Quanto ai requisiti, premesso che solo quando uscirà la legge si avrà il quadro completo, vale la pena riprendere quanto scrive in proposito Il Sole 24 Ore:
“Se il percorso avrà esito positivo, dovrebbe vedere la luce, per il 2022, un bonus da 550 euro destinato a chi nel 2021 aveva un contratto part time ciclico verticale, che «preveda periodi non interamente lavorati non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane e che alla data della domanda non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, ovvero percettori di Naspi o di trattamento pensionistico»”.
Dunque se si ha un doppio lavoro o se percepisce NASpI o la pensione, niente Bonus.
L’importo Una tantum, cioè erogato una sola volta per ciascun anno (2022 e 2023), sarà erogato dall’Inps e non concorrerà alla formazione del reddito.
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