La crisi di Governo innescata dal M5S potrebbe portare a elezioni anticipate, salvo che i partiti non trovino un accordo attorno a un Draghi bis o un’altra personalità su cui far convergere la fiducia.
Secondo quanto scrive il quotidiano Avvenire in edicola oggi “i tempi di indizione delle elezioni e quindi della nascita di un nuovo governo sono piuttosto lunghi ed anche rigidi, perché scanditi dalla Costituzione”.
Le elezioni infatti potrebbero esserci dopo settembre “per evitare una campagna elettorale tutta estiva” e “votare magari domenica 2 o il 9 ottobre”. Ma non è neppure da escludere ”domenica 25 settembre”.
A quel punto “il nuovo esecutivo si insedierebbe in autunno inoltrato, tra fine ottobre e primi novembre nella migliore delle ipotesi”.
Qualora la composizione del nuovo Parlamento dovesse propendere verso destra, Fratelli d’Italia e la Lega sono in pole position per aggiudicarsi il primato, il nuovo Governo a trazione liberal-conservatore andrebbe certamente a rivedere le politiche sociali e così anche il Reddito di Cittadinanza è candidato ad essere cancellato già dalla legge di Bilancio da approvarsi entro fine anno. Possibile anche una cancellazione graduale con un taglio delle risorse in più tempi, in modo da generare un effetto meno impattante sulle famiglie beneficiarie.
Di recente Tuttolavoro24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Resta connesso con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].