La crisi bellica tiene fermi in Ucraina ancora molti prodotti agricoli che vengono commercializzati in Unione Europea. E così il Consiglio europeo decide di far entrare nel libero mercato comune i prodotti provenienti dalla Moldavia.
Il Consiglio – si legge in un comunicato – ha adottato ieri un regolamento che liberalizza temporaneamente gli scambi dei sette prodotti agricoli della Moldova non ancora pienamente liberalizzati: si tratta di pomodori, aglio, uva da tavola, mele, ciliegie, prugne e succo d’uva.
Ciò significa che la Moldova può almeno raddoppiare le sue esportazioni di tali prodotti — per un periodo di 1 anno — verso l’Unione europea senza oneri tariffari.
“Non possiamo trascurare l’impatto della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina sulla Moldova. Con l’abolizione dei dazi sui restanti prodotti agricoli non ancora completamente liberalizzati, la Moldova può ora esportare almeno il doppio di questi prodotti nell’UE senza dazi. Con queste misure eccezionali, l’UE approfondisce le sue relazioni commerciali con la Moldova e dimostra il suo sostegno alla stabilizzazione dell’economia del paese”, così Jozef Síkela, ministro ceco dell’Industria e del commercio
La guerra di aggressione russa non provocata e ingiustificata nei confronti dell’Ucraina ha avuto un impatto devastante sull’Ucraina, come pure sulla Repubblica di Moldova. Ciò ha influito negativamente sulla capacità della Moldova di commerciare con il resto del mondo, dal momento che le sue esportazioni dipendono fortemente dalle infrastrutture ucraine e al paese è ormai ampiamente precluso l’accesso ai suoi mercati in Ucraina, Russia e Bielorussia.
Quando entrerà in vigore, la decisione europea si applicherà per un periodo di un anno a sette prodotti agricoli provenienti dalla Moldova che attualmente sono ancora soggetti a contingenti tariffari al momento dell’ingresso nell’UE. Le misure temporanee di liberalizzazione degli scambi reindirizzeranno tali esportazioni verso l’UE.
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