Bonus 200 euro in arrivo per i lavoratori autonomi. L’ufficialità arriva con una nota del Ministero del Lavoro con cui si apprende che è stato firmato il Decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum introdotta dal Decreto Aiuti come sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti
Niente più attese quindi per gli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps e alle Casse di previdenza private. Per di più ora che la misura è stata rifinanziata con ulteriori 100 milioni di euro dal Decreto Aiuti bis, come anticipato da TuttoLavoro24.it in questo articolo, per uno stanziamento complessivo di 600 milioni di euro.
In attesa di poter leggere il decreto ed entrare nel dettaglio delle norme, facendo riferimento al comunicato dal Ministero guidato dal Pd Andrea Orlando, sappiamo che beneficiari dell’indennità sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti iscritti agli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza dei professionisti.
Questi potenziali beneficiari devono, nel periodo d’imposta 2021, avere un reddito complessivo (fa cumulo l’eventuale reddito da lavoro dipendente) non superiore a 35.000 euro.
Il requisito della iscrizione alle menzionate gestioni previdenziali deve essere presente alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti vale a dire al 18 maggio 2022. Inoltre la partita Iva e l’attività lavorativa deve essere già stata avviata e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
Il beneficio non è fruibile da parte di chi ha già ricevuto il Bonus 200 euro ad altro titolo: con la pensione, come lavoratore dipendente, ecc.
Il Bonus si ottiene previa presentazione della domanda a Inps o ad altro ente previdenziale a cui è iscritto.
Esclusa quindi qualsiasi forma di automatismo. L’Istituto previdenziale dovrà uscire con le istruzioni per inviare le istanze, ma questo accadrà solo dopo che anche il Ministero dell’Economia avrà firmato il Decreto interministeriale. Secondo quanto prevede il Decreto Aiuti di maggio infatti, per lanciare il Bonus è necessaria l’emanazione di un decreto a doppia firma ministeriale: ”Lavoro” e “Economia”.
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