Migliori delle aspettative gli aumenti che arriveranno nelle buste paga dei lavoratori. Se, infatti, per i pensionati l’aumento è stato ridimensionato, rispetto alla bozza iniziale e alle voci che circolavano gli stipendi godranno di uno sgravio contributivo pari all’1,2%.
Si parla quindi di un taglio del cuneo fiscale totale del 2%. Lo sgravio dell’1,2% va infatti sommato a quello dello 0,8% già in vigore da gennaio. Ma vediamo nel dettaglio quali lavoratori riguarderà e a quanto ammonterà l’aumento finale in busta paga.
Non tutti i lavoratori potranno godere dello sgravio aggiuntivo e, di conseguenza, di un aumento di stipendio. Il Decreto Aiuti bis fa riferimento alla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (art. 1, comma 121), che esclude i seguenti lavoratori:
A differenza di quanto deciso per le pensioni, gli aumenti di stipendio avranno lo stesso valore per tutti i redditi al di sotto dei 35 mila euro annui. Godranno tutti di un esonero contributivo totale del 2%.
In particolare, i dipendenti:
Aumenti leggermente più alti di quelli previsti da UIL nel suo studio sugli effetti del DL Aiuti bis, che aveva considerato uno sgravio contributivo pari all’1% e un aumento totale dell’1,8%. Fino a poco prima dell’approvazione definitiva del nuovo Decreto, infatti, si parlava di un taglio pari a un punto percentuale.
L’esonero contributivo del 2% avrà una durata semestrale: varrà dal 1° luglio al 31 dicembre 2022. Pertanto, tali importi sono da considerare validi fino a questa data.
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