Gli aumenti di stipendio previsti dal Decreto Aiuti bis, frutto di un aumento del taglio del cuneo fiscale, riguarderanno anche i lavoratori statali. I dipendenti della Pubblica Amministrazione, allo stesso modo dei loro colleghi del settore privato, potranno beneficiare di un cedolino più alto in questa seconda metà del 2022.
Gli aumenti decisi da Decreto Aiuti bis di agosto saranno infatti retroattivi: la misura decorre da luglio a dicembre 2022.
Lo rende noto direttamente NoiPA, che nella sezione dedicata alle notizie chiarisce:
“In arrivo aumenti delle buste paga a decorrere dal mese di agosto e per tutto il 2022 dalla riduzione del cuneo fiscale dal decreto Aiuti bis. Gli aumenti saranno retroattivi e calcolati già per il mese di luglio scorso fino a dicembre 2022. Il calcolo degli aumenti dei cedolini, che prevede l’esonero contributivo nella misura dello 0,8% sulla quota del lavoratore per i redditi fino a 35mila euro lordi annui, arrivano a stimare buste paga più pesanti fino a 75 euro al mese.”
Ma come si arriva a questi aumenti? Hanno a che vedere con l’aumento dei minimi retributivi? Sono stati per caso rinnovati i contratti collettivi dei comparti del settore pubblico? No, si tratta, come visto del taglio al cuneo fiscale che pesa sulla busta paga dei lavoratori dipendenti.
Il taglio del cuneo fiscale per tutti i dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro lordi l’anno pari all’1,2%, sommato a quello dello 0,8% in vigore da gennaio e fino a dicembre 2022 garantirà, stando alle dichiarazioni di NoiPA, un aumento di 75 euro mensili.
Certo, occorrerà capire esattamente quale sarà la fascia di reddito interessata a cui fa riferimento NoiPA in questa nota, perché lo studio UIL sugli effetti del Decreto Aiuti Bis parla chiaro: non per tutti i lavoratori gli aumenti potranno dirsi consistenti. Per qualcuno, purtroppo, si tratta di una vera e propria “elemosina“: per approfondire clicca qui.
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