Il Reddito di Cittadinanza non si cancella. Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi spiazza tutti e a pochi giorni dal voto per il nuovo Parlamento fa sapere di non essere contrario al sussidio. Non si tratta del primo endorsement dell’ex premier verso il ”reddito grillino”, visto che già mesi fa, durante le votazioni del Capo dello Stato aveva rilasciato parole di consenso verso l’iniziativa promossa e (ora) difesa dal M5S.
Il punto è che ora Berlusconi si trova in una coalizione di Centrodestra che il Reddito vorrebbe sostituirlo con una misura più breve, da erogarsi senza ISEE e senza rinnovo: per leggere cosa prevede il programma di Berlusconi-Meloni-Salvini clicca qui).
Ecco quanto richiarato a Dritto e Rovescio su Rete4 contraddicendo le dichiarazioni di Giorgia Meloni leader di FdI:
“Dobbiamo abbattere la pressione fiscale, togliere di mezzo l’oppressione giudiziaria, e tagliare i vincoli burocratici che impediscono agli imprenditori di lavorare liberamente. Sulle pensioni minime io ho già aumentato le pensioni per gli italiani quando ero al governo: la situazione della povertà in Italia è drammatica. Ci sono 4.750.000 italiani che sono nella povertà assoluta e arrivano a 23 milioni perché altri 14-15 milioni sono nella povertà comunque. Non si può pensare oggi in Italia di vivere un mese avendo 400-500, con meno di 1000 al mese. Allora la decisione è di cambiare, di rimodulare il reddito di cittadinanza, che non vogliamo eliminare, vogliamo cambiarlo. Deve restare alle persone che sono povere e ha dato la possibilità di vivere”.
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