C’era una volta il Reddito di Inclusione, soppresso nel 2019 dal primo Governo Conte per far spazio al Reddito di Cittadinanza.
Reddito di Inclusione, come funzionava?
Il ReI era una misura erogata da Inps, attraverso i Comuni che avevano il compito di seguire i percettori nei progetti predisposti dai servizi sociali per il reinserimento e l’inclusione.
Il Reddito di Inclusione durava 18 mesi rinnovabili di altri 12. Più stringenti, rispetto al RdC, erano invece i requisiti di accesso: ISEE non superiore a 6.000 euro, patrimonio Immobiliare eccetto al prima casa non superiore a 20.000 euro, e altre regole come indicato in questa scheda ministeriale.
Gli importi mensili erano più bassi rispetto al RdC e riconosciuti in base al numero dei componenti della famiglia e alla soglia reddituale di riferimento:
Reddito di Inclusione, torna dopo le Elezioni 2022?
Reddito di Inclusione, può tornare in caso di cancellazione del Reddito di Cittadinanza? Il prossimo Governo, che con ogni probabilità sarà di Centrodestra, cancellerà il ”reddito grillino”?
Il prossimo 25 settembre ci saranno le elezioni politiche e il futuro del Reddito di Cittadinanza sembra essere sempre più legato al suo esito, con i partiti come M5S che lo difende a spada tratta, il PD, che lo difende il giusto e il partiti di Centrodestra FdI, Lega e Forza Italia che lo vorrebbero cancellare.
Berlusconi ieri sera spiazzando tutti ha detto in TV che vorrebbe non cancellarlo ma modificarlo così da lasciarlo “solo ai poveri”. Puntualizzazione poco comprensibile perchè il RdC è già pensato e previsto per i più poveri, per coloro che presentano requisiti patrimoniali e reddituali basilari….
Quindi quella che si profila non è una cancellazione tout court dello strumento di sostegno al reddito ma una riforma che interverrà su questi versanti:
- Stop al rinnovo illimitato;
- Riduzione della durata 12 mesi;
- Rafforzamento del ruolo dei Comuni, gli unici che stanno dimostrando di essere in grado davvero di poter inserire i percettori nei progetti di Inclusione sociale.
Fratelli d’Italia nel suo programma elettorale lo chiama ”assegno di solidarietà”. Insomma non proprio il ritorno al ReI ma qualcosa che gli somigli, perchè nonostante quello che si dice in campagna elettorale per convenienza politica appare assai difficile che il nuovo Governo nel pieno di una emergenza economica dovuta al caro-energia, caro-bollette, caro-spesa, possa di colpo cancellare una misura che tiene fuori dalla povertà assoluta 3,5 milioni di percettori.
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