Per i lavoratori fragili che non possono usufruire dello smart working perchè svolgono mansioni non eseguibili ”da remoto”, l’assenza dal lavoro non sarà equiparata al ricovero ospedaliero,
E’ questa una delle principali novità negative, previste dalla legge di conversione del Decreto Aiuti bis, nonostante l’estensione dello smart working fino al 31 dicembre per 2 categorie di lavoratori.
Ha fatto sentire tutta la sua indignazione Ivana Veronese, segretaria confederale UIL, soprattutto considerando che l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha messo in guardia sul pericolo di una nuova ondata di Covid per questo autunno.
Così si è espressa la segretaria in una nota:
“Non possiamo accettarlo: stiamo parlando della vita delle persone, di rischi concreti e severi alla loro salute, spesso già fortemente compromessa. Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che vanno tutelati, tutte e tutti, allo stesso modo e non sulla base delle mansioni da loro svolte. […] Chiediamo, perciò, immediatamente al Governo di porre rimedio a questa grave lacuna normativa e di ripristinare, quanto prima, tale importantissima misura, a salvaguardia della vita stessa di chi non può essere lasciato indietro.“