Scuola 2022, Assegnazioni provvisorie su Sostegno: cosa sono e quando farle

Se da un lato le nomine da GAE e GPS per le supplenze 2022/2023 hanno permesso a molti docenti precari di prendere servizio, dall’altro stanno creando scompiglio e non poche polemiche.

In particolare, da diversi docenti di ruolo su posto comune è stata sollevata la questione delle assegnazioni provvisorie su sostegno. Nello specifico, ci si lamenta del fatto che molte cattedre su sostegno siano state affidate dall’algoritmo a docenti precari iscritti nelle GAE e GPS e non ai docenti di ruolo non specializzati che ne hanno fatto richiesta tramite, appunto, le assegnazioni provvisorie.

In effetti, quanto espresso da questi docenti trova supporto nella normativa vigente, ovvero il CCNI per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21 e 2021/22, le cui disposizioni sono prorogate anche per l’anno scolastico 2022/23, come stabilito nella nota ministeriale 23439 del 17 giugno 2022.

Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Assegnazione provvisoria su sostegno 2022/2023: cos’è

L’assegnazione provvisoria, sia su posto comune che su sostegno, è un movimento annuale che può essere richiesto dai docenti di ogni ordine e grado solo, però, per i seguenti motivi:

  • ricongiungimento ai figli;
  • ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
  • gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria.

L’assegnazione provvisoria può essere chiesta per una sola provincia corrispondente a quella in cui è ubicato il comune di ricongiungimento.

Assegnazione provvisoria su sostegno 2022/2023: chi può chiederla

L’assegnazione provvisoria nello specifico sul sostegno può essere chiesta dalle seguenti categorie di docenti:

  1. titolari sul sostegno;
  2. titolari su posto comune in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno.

In questi due casi il movimento può essere provinciale e interprovinciale.

  • titolari su posto comune privi del titolo di specializzazione sul sostegno.

In questo terzo caso, che è anche il caso chiave del nostro articolo, invece, il movimento può essere solo interprovinciale.

Assegnazione provvisoria su sostegno 2022/2023: docenti non specializzati

Come affermato sopra, dunque, l’assegnazione provvisoria sul sostegno per i docenti senza relativo titolo di specializzazione può essere chiesta solo in una provincia diversa da quella di titolarità, per cui questo movimento non può essere provinciale.

Per chiedere l’assegnazione, però, i docenti che desiderano chiedere l’assegnazione provvisoria su sostegno devono:

  • stare per concludere i percorsi di specializzazione sul sostegno;
  • aver prestato almeno un anno di servizio, anche a tempo determinato, su posto di sostegno (questo requisito viene valutato in subordine rispetto al precedente)

Assegnazione provvisoria su sostegno 2022/2023: conclusioni

Dunque, secondo quanto appena visto dalla normativa di cui sopra, l’algoritmo e conseguentemente gli USR sbagliano a convocare prima i docenti precari inseriti nelle GAE e GPS incrociate. Quei posti andrebbero, infatti, assegnati prima ai docenti di ruolo su posto comune che però hanno richiesto l’assegnazione provvisoria su sostegno.