Rinnovo Contratto Scuola? Ci sarà nel 2022? Arrivano gli arretrati? Dopo le elezioni e con il cambio in arrivo a Palazzo Chigi, con Giorgia Meloni che si appresta a diventare presidente del Consiglio, sale l’attesa per il rinnovo del Contratto Collettivo del Comparto Scuola – Istruzione e Ricerca.
Vediamo quali sono le prossime tappe.
La trattativa per il rinnovo del CCNL prosegue da mesi e ha visto realizzarsi due incontri nel mese di settembre tra Aran e sindacati. Incontri che non hanno portato a esiti positivi. I sindacati chiedono di poter negoziare velocemente il rinnovo e riconoscere gli arretrati al personale Docente e Ata. Mentre Aran spinge per definire una importante contropartita che ridefinisce l’organizzazione del lavoro con una ridefinizione del numero delle aree professionali del personale ATA, da 5 a 4 (per approfondire clicca qui).
Nota dolente è la parte economica del Rinnovo. Gli aumenti proposti sono ritenuti inadeguati anche perchè si propone di applicare delle percentuali di aumento sulle retribuzioni attualmente in essere. Gli aumenti, specie sulle retribuzioni molto basse, rischierebbero di essere davvero minimi.
Poi c’è il fronte DSGA. Per l’Aran ha questi lavoratori va riconosciuta un’indennità composta da parte fissa ed una variabile. Indennità aggiuntiva che andrebbero ad affiancarsi ai compensi già previsti.
La vera svolta nella trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo del comparto Istruzione Ricerca ci sarà molto probabilmente non appena il nuovo Governo di centro-destra inizierà a lavorare alla Legge di Bilancio per il 2023.
I sindacati chiederanno in tutti i modi al nuovo Governo di poter investire nuove risorse per il personale scolastico: non si può dare per scontato che il percorso a quel punto sarà in discesa, ma c’è un celato ottimismo che l’avvio del nuovo Esecutivo possa portare qualche positiva novità per la chiusura di una vertenza lunga oramai 3 anni.