Reddito di Cittadinanza dimezzato, Il Messaggero svela il “Piano Meloni”

Reddito di Cittadinanza sarà cancellato. Lo annunciano e confermano, ormai da giorni, i partiti della coalizione del Centro-Destra, che hanno vinto le elezioni.

A breve Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, prenderà l’incarico di formare il Governo e a qual punto si lavorerà a testa bassa per macinare provvedimenti.

Tra i primi sembra esserci proprio quello che andrà a mettere mani al “reddito”. Ma sarà una cancellazione integrale o parziale? Il sussidio continuerà ad essere erogato a una parte dell’attuale platea?

Secondo quanto svela il quotidiano Il Messaggero di oggi si tratterà di una vera e propria cancellazione:

“Nel concreto il progetto prevede due differenti leggi, che vedrebbero la luce contestualmente. La prima cancellerebbe il sussidio come conosciuto fino ad oggi, la seconda battezzerebbe un nuovo strumento che questa volta però, separerebbe nettamente le categorie dei beneficiari: da un lato chi è in condizioni di poter lavorare, dall’altro chi invece è in situazioni tali di disagio da non poter aspirare ad un impiego”

Insomma la platea attualmente beneficiaria verrebbe divisa in due, come anticipato da TuttoLavoro24.it in questo articolo. La divisione sarà operata tra chi può lavorare e chi no, ma con alcune sfumature. Vediamole.

“Al momento si stima che circa il 50% dei percettori sia in età lavorativa e più che un sostegno abbia bisogno di un’adeguata spinta verso il mondo del lavoro. Per aiutare chi si trova in uno stato di disoccupazione, si punterà sulla formazione e su una riforma dei centri dell’impiego che, fino ad oggi, sono stati il punto debole del collocamento dei percettori del Reddito. Del 20% dei ricollocati attuali, solo il 4% lo è stato grazie a navigator e Centri per l’impiego. L’altra metà di chi oggi percepisce il Reddito di cittadinanza va ulteriormente divisa. La maggior parte sarebbe infatti composta da invalidi o persone inabili al lavoro per cui saranno definite anche soluzioni migliorative. «Il loro assegno aumenterà» garantiscono da FdI. Poi c’è una quota minoritaria dei percettori del Reddito che stando alle stime che circolano nel centrodestra, è composto da lavoratori in età avanzata difficilmente collocabili. Per questi ultimo ci sarà un accompagnamento alla pensione“.