Dopo aver ricevuto una bolletta “milionaria” da saldare per il consumo di energia, un’azienda si è rivolta al Prefetto, che a sua volta ha scritto a Mario Draghi, Presidente del Consiglio in carica fino all’avvicendamento con Giorgia Meloni.
A riportare la notizia è il quotidiano Il Messaggero che fornisce ulteriori dettagli di questa incredibile vicenda che ha coinvolto “un’azienda solida, attiva sulla provincia di Varese, da 80 anni, con il bilancio in attivo e commesse in arrivo, e che ora rischia di chiudere”.
L’aspetto più grave è poi il diniego da parte del fornitore di energia elettrica verso una dilazione dei pagamenti: situazione paradossale che colpisce non solo gli utenti privati ma anche le aziende. Stiamo parlando di 2,5 milioni di euro, maggiorati del 337,5% rispetto al 2021.
La preoccupante situazione ha spinto il titolare dell’azienda a rivolgersi al Prefetto di Varese, che a sua volta ha scritto una lettera Presidente del Consiglio Mario Draghi, chiedendo un immediato intervento.
«È una situazione assolutamente insostenibile e che anche dal punto di vista sociale potrebbe portare a conseguenze gravissime – racconta affranto l’imprenditore, titolare di un’azienda che si occupa della fusione di ghisa per l’industria elettromeccanica, automobilistica, meccanica ed edilizia -. Se a brevissimo termine non dovessero esserci provvedimenti pesanti, di guerra direi, rischiamo che la nostra industria manifatturiera chiuda i battenti e di non poter garantire più il lavoro alle persone».