BOLOGNA – Riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico. Si è detto assolutamente favorevole Pierpaolo Bombardieri, segretario generale e padrone di casa al XVIII Congresso Nazionale che la UIL ha organizzato a Bologna.
La riduzione delle giornate lavorative settimanali da 5 a 4 in alcune realtà è già in sperimentazione, come nel caso di Intesa San Paolo che TuttoLavoro24.it ha raccontato qui. Una soluzione che, a detta del segretario generale della UIL andrebbe estesa maggiormente:
“È una delle proposte che noi abbiamo presentato al congresso. Si sta sperimentando in tutta Europa. Abbiamo già 6/7 Paesi nei quali o il governo o gli accordi tra le parti hanno deciso di ridurre l’orario di lavoro a parità di trattamento economico. Oggi è necessario affrontare la rivoluzione tecnologica e lo stravolgimento dell’organizzazione del lavoro non con una visione fordista ma con una misurazione dell’organizzazione del lavoro e della competitività sul raggiungimento degli obiettivi. Tra l’altro le esperienze che si stanno facendo in giro dimostrano che la riduzione dell’orario del lavoro rende tutto più produttivo e produce una serie di risparmi sia per azienda che per lavoratori e lavoratrici. Questo è quindi uno dei temi da affrontare nella discussione futura, non è uno slogan ma è effettivamente un modo per riconciliare gli orari di lavoro e gli orari di vita.”
Quale tipo di riduzione, conclude Bombardieri, deve essere la contrattazione a stabilirlo:
“Deve essere la contrattazione a decidere che tipo di riduzione, in alcuni casi si è passati a 4 giorni lavorativi, in altri si è solo ridotto l’orario di lavoro. Per noi il principio è la riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico, poi è la contrattazione che può decidere a seconda dei settori e dei segmenti delle aziende.”