Bonus 150 euro Decreto Aiuti ter, spetta anche ai dipendenti della scuola (docenti e personale ATA), sia a tempo determinato che indeterminato.
Il riferimento è agli artt. 18 e 19 di suddetto DL 144/22, nei quali si riconosce una somma di 150 euro una tantum da erogare nel mese di novembre ai lavoratori dipendenti, pensionati e altre categorie. Le risorse stanziate sono circa 3 miliardi di euro (di questi, circa 2,25 miliardi saranno ripartiti tra i pensionati e i dipendenti).
A fornire le istruzioni applicative sull’erogazione del Bonus 150 euro ai lavoratori dipendenti è l’INPS con la circolare 116 del 17 ottobre 2022, condivisa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
I requisiti richiesti ai dipendenti della scuola sono gli stessi che valgono anche per gli altri dipendenti, ossia:
Se per il bonus 200 euro si considerava come requisito patrimoniale il reddito annuo, questa volta a essere preso in considerazione è il reddito lordo mensile di novembre. Ciò riduce in maniera significativa la platea degli aventi diritto, anche nei settori della conoscenza.
Nel settore privato l’indennità va erogata al lavoratore anche laddove la retribuzione risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (stessa cosa prevista per il Bonus 200 euro, per approfondire clicca qui), fermo restando il rispetto del limite di 1.538 euro.
Non spetta, invece, se la retribuzione risulta azzerata a causa della sospensione del rapporto di lavoro per eventi non coperti da contribuzione figurativa a carico dell’Istituto (ad esempio, aspettativa non retribuita).
Come specificato nell’art. 18 del DL 144/22, ai lavoratori dipendenti il Bonus 150 euro è erogato in via automatica (quindi senza la necessità di presentare una specifica istanza), previa autodichiarazione resa dal lavoratore di non essere titolare di pensione o Reddito di Cittadinanza. Per scaricare un fac-simile clicca qui.
Stando alla circolare Inps, i dipendenti pubblici (quindi anche quelli del reparto scuola) non sono esclusi espressamente dalla presentazione di tale dichiarazione. Tuttavia si attende l’emanazione di specifiche disposizioni che chiariscano questo aspetto, soprattutto riguardo quei dipendenti delle amministrazioni centrali o delle altre amministrazioni i cui servizi di pagamento siano gestiti dal sistema informatico NoiPA.
I lavoratori della scuola, docenti e ATA, che non dovessero essere in forza nel mese di novembre 2022 possono comunque richiedere il Bonus 200 euro a Inps come lavoratori stagionali.
Per i lavoratori stagionali, precari, a tempo determinato e intermittenti il Bonus 150 euro è infatti previsto su domanda, a patto di aver svolto la prestazione per almeno 50 giornate nel 2021 e avere un “reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021”, come ricorda la circolare Inps.
Il pagamento da parte dell’INPS sarà residuale, a domanda, in base ai requisiti previsti dalla legge, laddove tali lavoratori non abbiano già percepito l’indennità nel mese di novembre 2022, se spettante.