A proposito dei prossimi interventi del Governo sulle Pensioni con la prossima legge di Bilancio per il 2023, interviene il sindacato, che con Maurizio Landini Segretario Generale Cgil, dice ’no’ alle leggi con le ”quote”. No, quindi a ”Quota 100 o Quota 102”, anche se flessibili, come si prospetta all’orizzonte (clicca qui).
“Stiamo chiedendo una riforma complessiva che sia in grado di affrontare l’insieme dei temi – ha precisato Landini – : non ci accontentiamo di qualche quota per vedere cosa succede a gennaio 2023, vogliamo che si affronti e si realizzi una riforma complessiva”.
Per Landini dunque il superamento della Legge Fornero del 2011 si realizza solamente costruendo una pensione di garanzia per i giovani, dare la possibilità di uscire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, riconoscere la diversità tra lavori e una corsia per le donne.
Landini ha – infine – sottolineato la necessità per il Governo di avviare un confronto con i sindacati. “Non è sufficiente – si legge su Ansa.it – che ci informino di quello che vogliono fare. Noi stiamo chiedendo che le parti sociali e il sindacato siano coinvolte nelle decisioni che vengono prese”.