No allo sfruttamento, sì ai voucher. Il neo ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Francesco Lollobrigida, a pochi giorni dalla sua nomina, ha già illustrato gli obiettivi che intende perseguire.
Lo ha fatto rilasciando un’intervista a La Stampa, nell’edizione in edicola martedì 25 ottobre. Obiettivi che erano stati in parte già delineati col cambiamento del nome in “agricoltura e sovranità alimentare”, emulando il modello francese per ribadire la tutela del prodotto agricolo made in Italy.
“La provenienza però non basta – sottolinea giustamente il giornalista de La Stampa – anche dall’Italia arrivano prodotti nati dallo sfruttamento, come i pomodori. Farete qualcosa contro il caporalato?” chiede al ministro.
«Bisogna lottare contro lo sfruttamento e il lavoro nero. Ma al tempo stesso mettere gli imprenditori nelle condizioni di poter assumere, in questo senso l’abolizione dei voucher è stato un errore».
E sul fabbisogno di manodopera, anche straniera, Lollobrigida sottolinea: «Noi combattiamo l’immigrazione illegale. Serve gestire i flussi, e per esempio l’arrivo di lavoratori stranieri, a tempo, per le raccolte, è un’opzione alla quale non sono affatto contrario.»