In tema di Pensioni la nuova strada che potrebbe percorrere il Governo è un taglio netto alle risorse stanziate per il Reddito di Cittadinanza per far slittare ancora in avanti lo scalone di 67 anni della legge Fornero che altrimenti ritornerebbe a partire dal 1° gennaio 2023.
E’ quanto si apprende da Adnkronos.it che in un articolo scrive:
“Lo anticipa il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini nel nuovo libro di Bruno Vespa ‘La grande tempesta’ in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai libri. Dice Salvini a Vespa: “Età minima per andare in pensione 61 anni con 41 di contributi (quota 102). Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi”.
Dunque il Reddito di Cittadinanza verrebbe sospeso nel 2023 per 6 mesi per coloro che sono in condizioni di lavorare e che hanno già percepito il sussidio per 18 mesi. In questo modo Quota 102 potrebbe essere realizzata e favorire l’uscita anticipata di migliaia di lavoratori penalizzati dallo ”scalone Fornero”. Per far ciò, secondo il Vice-Premier Salvini, si potrebbero distogliere le risorse dal sussidio, salvaguardando queste 3 categorie cosiddette fragili.