“Navigator: i motivi della mancata proroga”. Ministra Calderone ‘scarica 2 volte’ e non convince

Al termine della prima conferenza stampa della neo Ministra del Lavoro Marina Calderone – presente anche la Redazione di TuttoLavoro24.it – la titolare del dicastero alzandosi domanda ai giornalisti “ma non mi chiedete nulla dei Navigator?”.

A quel punto fa queste dichiarazioni:

Quando si parla di persone bisogna essere seri e quindi io sono ben consapevole che stiamo parlando i lavoratori che in questo momento si trovano ad averne cessato i loro contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Però è altrettanto vero che le Regioni e anche i soggetti interessati erano consapevoli che esiste una norma di legge che poneva un termine che era quello del 31 di ottobre, per finire questo percorso e soprattutto per avviare e completare quelle che sono le procedure assunzionali dalle Regioni. Non è stata prorogata questa fattispecie prima dell’ingresso del nuovo governo, ma siamo in una situazione in cui una norma non esiste e quindi non è possibile una proroga della contrattualizzazione senza la norma“.

Insomma, secondo l’ex Presidente dei Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il nuovo Governo non poteva e non può fare molto. E’ stato il precedente Governo Draghi a limitare la scadenza dei contratti al 31 ottobre 2022, inoltre le Regioni – che in materia hanno titolarità – non sono intervenute, salvo alcuni rari casi.

Una risposta che non convince, però, quella della Ministra Calderone, considerato che restava e resta pur sempre nella facoltà del Governo intervenire con un provvedimento ad hoc, come d’altronde aveva fatto il Governo Draghi. Si tratta di un evidente segnale politico che va nella direzione di destrutturare l’attuale fragile sistema delle politiche attive del lavoro che ruota attorno al Reddito di Cittadinanza.