Saranno 5 le misure sulle quali il nuovo governo intende intervenire nel 2023 per aiutare famiglie e imprese a far fronte all’emergenza energetica.
Lo si apprende dalla Nota di Aggiornamento al DEF che il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha pronunciato nel pomeriggio di mercoledì 9 novembre alle Camere.
Caro energia, quali misure per famiglie e imprese?
La NADEF illustra, anche se non in maniera troppo specifica, quali misure il governo intende adottare fino a marzo 2023:
“In particolare, si prevede il rinnovo per i primi mesi del 2023 delle misure relative ai crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas, al contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, al taglio al 5 per cento dell’IVA sui consumi di gas e alla proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati. […] Completeranno il pacchetto delle misure tributarie interventi di “tregua fiscale” che saranno un utile sostegno alla liquidità nell’attuale contesto di crisi energetica e tensioni inflazionistiche.“
Dunque, l’intenzione è quella di:
- rinnovare i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas;
- abbattere gli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas;
- tagliare l’IVA del 5% sui consumi di gas;
- prorogare i bonus sociali in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati (oggi possono beneficiarne solo i cittadini con ISEE inferiore a 12 mila euro).
A queste 4 misure ne va poi aggiunta una quinta, quella costituita dagli interventi di pace fiscale pensati dall’esecutivo per aiutare i cittadini indebitati con l’Erario.