Scuola, dopo il rinnovo della parte economica del CCNL con arretrati e aumenti in arrivo per il personale scolastico, Aran e sindacati dovranno proseguire il negoziato sulla parte normativa del contratto.
Nelle prossime settimane sono molti i temi che i rappresentanti della PA e i sindacati di categoria dovranno affrontare, tra questi c’è anche il tema dei procedimenti disciplinari e dei soggetti deputati ad avviarli.
A ricordarlo è Antonio Naddeo, Presidente ARAN, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Lo prevede l’atto di indirizzo e il tema è stato affrontato nei contratti di altri comparti finora sottoscritti. La questione è che, ferme restando le sanzioni disciplinari che restano sempre le stesse – rimproveri o censura, sospensioni di varia durata, fino al licenziamento con o senza preavviso – , si tratta di decidere la procedura, ossia il soggetto che deve avviare il procedimento disciplinare, curare l’istruttoria e al termine eventualmente irrogare la sanzione. C’è stata una prima proposta che individua nel dirigente scolastico questo soggetto, ma è stata contestata da tutti i sindacati. Esiste certamente un tema di autonomia della didattica dei docenti che va tutelata, e su questo occorre trovare una sintesi, con un sistema di garanzie. Faccio però notare che in tutta la Pa è il dirigente che avvia e conclude il procedimento disciplinare”.
Dunque secondo il Presidente Aran l’affidare il potere sanzionatorio al Dirigente scolastico è la sola soluzione, in linea con quanto previsto in tutti i comparti della PA.