Bonus 150 euro, spetta lo stesso ai docenti e al personale ATA che riceveranno gli aumenti e gli arretrati grazie al rinnovo dei contratti?
Dopo 4 anni di attesa l’accordo sul rinnovo del CCNL comparto Scuola è arrivato. L’intesa è stata firmata nella serata di giovedì 10 novembre dai sindacati del comparto e dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Il rinnovo porterà nelle tasche dei docenti e del personale ATA tutti gli arretrati maturati per una media di 2.000 euro, i quali andranno ad aggiungersi allo stipendio di dicembre e alla tredicesima. Ci sarà poi un incremento mensile medio pari a 100 euro lordi, che da gennaio raggiungerà i 120 euro circa.
Ma con gli aumenti si avrà comunque diritto al Bonus 150 euro? La domanda sorge spontanea, visto che per beneficiare dell’indennità c’è un limite reddituale che non bisogna superare.
Aumento stipendio docenti, spetta il Bonus 150 euro?
Qualche addetto al comparto scuola potrebbe effettivamente chiedersi se il Bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter spetti comunque, anche con tutti gli aumenti sopra elencati.
C’è una buona notizia: con gli aumenti, docenti e ATA comunque non perdono il diritto al bonus 150 euro. O meglio, non lo perdono se la loro retribuzione di novembre è inferiore ai 1.538 euro lordi.
Gli aumenti, infatti, decorrono da dicembre e quindi non intaccano le retribuzioni precedenti: chi a novembre rientra nel limite reddituale dei 1.538 euro conserverà il minimo retributivo e, di conseguenza, anche il diritto al bonus 150 euro.
Pertanto, gli unici dipendenti della scuola che non hanno diritto al Bonus 150 euro in busta paga sono quelli che a novembre supereranno i 1.538 euro lordi, a prescindere dagli aumenti apportati dal rinnovo dei contratti, per effetto di altre voci economiche che dovessero far salire il reddito lordo.