Braccianti, “coi Voucher dal 1° gennaio salta il Contratto”

Voucher per pagare le prestazioni dei braccianti agricoli, è questa la misura contenuta nel DDL Legge di Bilancio presentato dal Governo alla Camera per l’approvazione.

E mentre Meloni e C. sembrano voler tirare dritti verso la reintroduzione dei Buoni lavoro per ricompensare le prestazioni lavorative degli stagionali dell’agricoltura, si alza l’opposizione dei sindacati che in coro dicono ‘no’ alla misura.

Durante la presentazione del VI Rapporto agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto al Centro Frentani di Roma il segretario nazionale Flai-Cgil Giovanni Mininni non le manda a dire.

“Oggi i voucher si vogliono estendere anche a chi è iscritto agli elenchi anagrafici”, spiega il sindacalista “Questo significa una destrutturazione del mondo del lavoro in agricoltura. E siccome i redditi agricoli sono molto bassi, vuol dire anche che dal primo gennaio sarà permesso che il contratto non sia più applicato”. Insomma niente contratto di lavoro per i braccianti se l’azienda decide, dal 1° gennaio 2023, di “assumere” con i Voucher.

Il provvedimento – continua – è di una gravità enorme. Dobbiamo impedire questa controriforma che è una destrutturazione del mondo del lavoro in agricoltura”, conclude Mininni alludendo ad un possibile sciopero generale convocato da Cgil, Cisl, Uil.