Bonus da 5.500 euro in Parlamento per l’acquisto di prodotti tecnologici. Ma stavolta Montecitorio non sarà una tappa intermedia, bensì la destinazione finale: il Bonus, infatti, è riservato ai soli deputati.
La decisione è stata presa lo scorso 24 novembre dai questori della Camera. Lo spunto per elargire il bonus è il varo della nuova disciplina delle “dotazioni d’ufficio” a disposizione degli eletti, che andrebbe incontro alle «esigenze individuali e all’aggiornamento tecnologico» dei 400 onorevoli.
Ne dà notizia La Repubblica nell’edizione in edicola martedì 29 novembre, che fornisce anche un elenco di quali sarebbero i dispositivi da poter acquisire con la formula del cashback:
“In allegato al provvedimento, c’è un elenco di beni rimborsabili da Montecitorio, dunque dai contribuenti, lungo quanto una lista della spesa: portatili, smartphone, tablet completi di accessori, cuffie come le costose Airpods della Apple, monitor fino a 34 pollici (la scorsa legislatura erano 32).“
Negli anni passati si parlava di 2.500 euro di rimborso spese: adesso, mentre il Governo riduce la platea del Reddito di Cittadinanza e taglia Opzione Donna (tutto per risparmiare), il bonus è stato aumentato del 120%. Ma l’importo lievitato non è la sola novità.
Come scrive il quotidiano, nel 2018 i Cinque Stelle inserirono alcune penali per limitare l’erogazione del contributo, come delle trattenute nel caso in cui un parlamentare non partecipasse ad almeno il 50% delle sedute in Aula o non presentasse almeno l’80% delle proposte di legge o degli atti ispettivi in formato elettronico, per risparmiare sulla carta. Nel provvedimento varato il 24 novembre di queste limitazioni non c’è più traccia.