Senza il Reddito di Cittadinanza l’Assegno Unico potrebbe aumentare, in particolare in quelle famiglie in cui ci sono figli maggiorenni.
La graduale abrogazione nel 2023 del Reddito di Cittadinanza non colpirà le famiglie in cui ci sono figli minorenni (né disabili, né over 60). I nuclei in cui ci sono figli che hanno compiuto la maggiore età perderanno, invece, il sussidio: questo perché dai 18 anni si è considerati occupabili.
Tuttavia, per non penalizzare troppo queste famiglie, il Governo ha deciso di innalzare loro l’importo dell’Assegno Unico.
Assegno Unico su RdC figli maggiorenni: novità 2023
L’importo dell’Assegno Unico su RdC è più basso rispetto a quello che spetta a chi non prende il Reddito di Cittadinanza: questo perché una quota di RdC tiene conto dei figli a carico e quindi l’Assegno ne è una mera integrazione.
Di conseguenza, l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza porterà con sé anche la cancellazione di una parte degli aiuti destinati ai figli. Pertanto, per non penalizzare troppo quei nuclei familiari con figli maggiorenni che perderanno il sussidio, il Governo ha pensato di riequilibrare la situazione aumentando l’importo dell’Assegno Unico.
Lo si apprende dalla relazione tecnica del DDL Bilancio, in cui si legge: “Alla minore spesa per mensilità non erogate a titolo di reddito di cittadinanza corrisponde un incremento della spesa per Assegno unico limitatamente ai nuclei con soggetti tra 18 e 20 anni.“
L’aumento dell’Assegno Unico riguarderà quindi le famiglie con figli tra i 18 e i 21 anni (da compiere) che perderanno il Reddito di Cittadinanza: in pratica, una volta cancellato il sussidio, la quota per i figli che finora queste famiglie prendono su RdC la otterranno sull’Assegno Unico.
