Firmato tra le parti sociali dell’agricoltura l’accordo per la “Prestazione rischio vita”, prevista dal contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti rinnovato a maggio di quest’anno. Ne dà notizia FAI-CISL.
Il nuovo regolamento introduce una copertura economica per i familiari in caso di morte di un lavoratore a tempo indeterminato, stanziata dall’Eban (ente bilaterale agricolo nazionale), ma non solo.
Il Cda del Fisa (Fondo di assistenza sanitaria per i lavoratori agricoli e florovivaisti) ha ottenuto un miglioramento delle prestazioni operative dal 1° gennaio 2023, allargando la copertura sanitaria di diverse tipologie di accertamenti diagnostici, visite specialistiche, trattamenti fisioterapici. Tra le migliorie apportate in materia di integrazione sanitaria rientrano:
- la copertura del ricovero qualora sia superiore a 2 pernottamenti, anziché 3;
- l’aumento del rimborso per spese di ricovero e pre-ricovero da 1.000 a 1.500 euro;
- l’estensione dei rimborsi previsti a ulteriori visite specialistiche e accertamenti, come ecodoppler, ecocolordoppler agli arti superiori oppure ecografia mammaria per le donne con più di 40 anni.
“È importante che tutte le lavoratrici e i lavoratori conoscano pienamente i vantaggi e le tutele garantite dalla buona contrattazione e dalla bilateralità, soprattutto in un settore come quello agricolo, in cui mansioni usuranti e condizioni di lavoro rappresentano spesso alti rischi per la salute e la sicurezza”, ha commentato entusiasta Raffaella Buonaguro, Segretaria nazionale di FAI CISL.