Reddito di Cittadinanza Famiglie con Figli: nel 2023 c’è chi lo Perde e chi No

Reddito di Cittadinanza per tutto il 2023 a chi ha figli minorenni o disabili. È una delle poche eccezioni alla riduzione del periodo di fruizione del RdC inserite nel DDL Bilancio.

La Manovra approvata in Consiglio dei Ministri, infatti, prevede che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il Reddito di Cittadinanza sia riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità, invece delle attuali 18 con possibilità di rinnovo.

Tale regola si applica a tutti i beneficiari tra i 18 e 59 anni, i cosiddetti occupabili. Tuttavia, ci sono delle eccezioni, rappresentate dalle famiglie fragili. Vediamo nel dettaglio.

Reddito di Cittadinanza 2023, per chi resta?

Anche durante la campagna elettorale Giorgia Meloni ha sempre ripetuto di voler abrogare il Reddito di Cittadinanza, tranne che per i nuclei familiari con:

  • minorenni;
  • persone con disabilità;
  • anziani di almeno 60 anni.

In DDL Bilancio, quanto promesso è stato rispettato. Le famiglie con figli minorenni o disabili, dunque, continueranno a percepire il sussidio anche nel 2024 (anche se quasi sicuramente cambierà nome), ma non solo: per loro, la regola del taglio da 18 a 8 mensilità non vale. Potranno beneficiare del Reddito di Cittadinanza per tutto il 2023.

Una decisione che comunque non appare troppo equa e che penalizzerebbe quindi i nuclei familiari senza figli, anche quelli in cui il figlio è venuto a mancare. Penalizzate anche le famiglie con figli maggiorenni. Tuttavia, per queste ultime è previsto un aumento dell’Assegno Unico.