Pensioni Minime 600€, Governo dice ‘NO’. Ipotesi 590€ con questo Requisito

Pensioni

Pensioni minime, nella Manovra è in forse l’aumento a 600 euro come chiedevano alcune forse politiche di maggioranza come Forza Italia. Il problema è sempre lo stesso: le risorse e le priorità. E il Governo intende orientarle verso al capitoli di Bilancio.

Resta in piedi l’ipotesi – che per ora sembra remota – di un aumento a 590 euro (dagli attuali 520 euro circa) per i soli pensionati che abbiano più di 75 anni. Ecco quanto scrive in proposito il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi a partire dalle dichiarazioni del Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega):

Durigon ha anche parlato di pensioni sottolineando come l’ipotesi di innalzare le minime a 600 euro al mese si farà, ma non subito: ‘se non ci saranno le risorse in questa manovra lo faremo durante la legislatura’, ha detto. FI però insiste per far inserire nel gruppo ristretto dei ‘segnalati’ un correttivo che farebbe salire le pensioni al minimo a 600 euro (o almeno a 590) per i soli ‘over75’. Ma i tecnici del MEf frenano per problemi di copertura. Per i ritocchi al capitolo previdenza sarebbero a disposizione non più di 100-150 milioni della dote garantita per il restyling della Manovra”.

Insomma l’aumento a 600 euro o 590 euro sembrano essere lontano. Per ora invece la Manovra conferma l’intervento a favore di questi pensionati, che prevede l’adeguamento dei minimi pensionistici del 120%, un modo per far salire gli assegni ad un importo che si aggira intorno ai 570 euro mensili. Per ora i 50 euro in più mensili, sembrano essere l’unica soluzione che il Governo è in grado di portare al traguardo.