HomeCronaca sindacaleBusta paga 2023: +650 euro ai Lavoratori di Commercio Terziario Servizi

Busta paga 2023: +650 euro ai Lavoratori di Commercio Terziario Servizi

Commercio, Terziario, Servizi, è in arrivo un aumento sulle Busta paga dei lavoratori. E’ quanto prevede l’accordo sindacale siglato lo scorso 12 dicembre da Confcommercio e i sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

Si tratta di un Protocollo Straordinario di Settore, di fatto un’accordo ponte in attesa del rinnovo complessivo del CCNL Commercio Terziario Servizi scaduto il 31 dicembre 2019, sottoscritto parallelamente con le medesime organizzazioni sindacali anche da Confesercenti, Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa.

Accordi di natura economica che quindi porteranno benefici attraverso le Buste paga per tutti i lavoratori della filiera. Una risposta al caro bollette e al rialzo inflazionistico.

Busta paga Commercio 2023: aumenti e Una tantum

L’accordo prevede a partire dal periodo paga di gennaio 2023 l’erogazione di un importo lordo a titolo di Una Tantum pari a 350,00 euro (al IV livello e riparametrato sugli altri livelli di inquadramento), da erogarsi ai lavoratori in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo e che abbiano prestato attività lavorativa nel periodo 2020-2022.

Tale importo verrà riconosciuto in due soluzioni: 200,00 euro con la retribuzione di gennaio 2023; 150,00 euro con la retribuzione di marzo 2023.

Quella che segue è la tabella con l’Una tantum lorda per ogni livello di inquadramento:

LIVELLOUT 1/1/2023UT 1/3/2023
QUADRI€ 347,22€ 260,42
I€ 312,78€ 234,58
II€ 270,56€ 202,92
III€ 231,25€ 173,44
IV€ 200,00€ 150,00
V€ 180,69€ 135,52
VI€ 162,22€ 121,67
VII€ 138,89€ 104,17
OPERATORI DI VENDITA
I categoria€ 188,79€ 141,60
II categoria€ 158,50€ 118,88

Gli importi saranno erogati pro quota in rapporto ai mesi di anzianità di servizio maturata durante il periodo 2020 – 2022. Pertanto chi – ad esempio – ha avviato il rapporto di lavoro dal 1° luglio 2021 riceverà solo metà dell’importo indicato.

Non saranno conteggiati, ai fini dell’anzianità, i periodi di servizio militare, aspettative non retribuite, nonché tutti i periodi in cui non sia dato luogo a retribuzione a norma di legge e di contratto.  Saranno computati, a mero titolo esemplificativo, il congedo di maternità, i congedi parentali e i periodi di sospensione e/o riduzione dell’orario di lavoro per la fruizione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

Gli importi non saranno utili ai fini del computo di alcun istituto contrattuale, né del trattamento di fine rapporto. In base ad un consolidato orientamento da parte dell’Agenzia dell’Entrate, gli stessi potranno essere assoggettati a tassazione separata.

Busta paga Commercio 2023: aumenti per livello

In aggiunta all’una Tantum, a partire dal 1° aprile 2023, verrà erogata una somma pari a 30,00 euro lordi mensili (al IV livello e riparametrata sugli altri livelli di inquadramento) da intendersi come Acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali.

Gli importi corrisposti a livello aziendale a titolo di futuri aumenti contrattuali potranno essere assorbiti nel rispetto delle previsioni contenute all’art. 216 del CCNL.

Quella che segue è la tabella con l’Una tantum lorda per ogni livello di inquadramento:

LIVELLOACCONTO DAL 1/4/2023
QUADRI€ 52,08
I€ 46,92
II€ 40,58
III€ 34,69
IV€ 30,00
V€ 27,10
VI€ 24,33
VII€ 20,83
OPERATORI DI VENDITA
I categoria€ 28,32
II categoria€ 23,78

Entrambe le erogazioni previste nel Protocollo, al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale, verranno riconosciute sulla base dei criteri di proporzionalità.  Mentre, per il personale in apprendistato, sarà utile considerare il livello di inquadramento attualizzato al momento dell’erogazione dei suddetti importi.

Le parti sottoscrittrici l’intesa proseguiranno nel corso del 2023 le trattative per il rinnovo del CCNL Commercio, Terziario, Servizi. Nel frattempo l’applicazione di questo accordo in Busta paga genera nel corso del 2023 un aumento complessivo pari a 650 euro per i lavoratori inquadrato al IV Livello. Il conteggio tiene conto degli effetti degli aumenti sulle mensilità supplementari. Diverso è il calcolo per i lavoratori inquadrati negli altri livelli.

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