Reddito di Cittadinanza, la stretta che il Governo ha disegnato con la Manovra di Bilancio attualmente in discussione alla Camera non basta. Le forze politiche di centro-destra puntano a tagliare ulteriori risorse dal sussidio per destinarle su altri capitoli di spesa.
E allora ecco che entra nel mirino la durata del sussidio che Giorgia Meloni aveva portato a 8 mesi al massimo, nel corso del 2023, per i percettori che tra i 18 e i 59 anni non hanno all’interno del proprio nucleo un disabile, un minorenne oppure una persona con più di 60 anni.
La spinta che viene dai partiti governativi proporne un abbassamento ad un massimo di 6 mesi nel 2023, anziché 8, oppure in alternativa, l’esclusione di tutti gli under 40.
Ne parla il quotidiano Avvenire in edicola oggi che in un pezzo dedicato alla Legge di Bilancio e alla caccia, in atto tra le file della maggioranza, alle nuove coperture di spesa, scrive che “lo stesso Reddito di cittadinanza potrebbe tornare nel mirino”:
“Alla dotazione per l’assegno anti-povertà – si legge – la manovra ha già sottratto circa 750 milioni di euro, con lo stop al sussidio nel 2023 dopo otto mensilità per i cosiddetti “occupabili”. Ora, nonostante le contrarietà emerse alla stretta, si sta valutando di circoscrivere ulteriormente la misura riducendo a sei le mensilità massime oppure escludendo gli under 40″ dal sussidio.
