Quota 103? “Una presa in giro”. E’ il commento del Segretario Generale Cgil Maurizio Landini, che a margine della manifestazione organizzata oggi a Roma per protestare contro la Manovra del Governo, rilasciando alcune dichiarazioni alla stampa, tiene il punto della posizione sindacale su legge Fornero e tassazione di Salari e Pensioni.
Nel mirino di Landini finisce Quota 103, l’uscita flessibile proposta dal Governo per il 2023, che consente di andare in pensione con almeno 62 anni di età (non più 64) e 41 anni di contributi versati (anziché 38).
Non manca una replica al Vicepremier Matteo Salvini che ha bollato come “inutile” la mobilitazione di Cgil e Uil, mentre il Governo “pensa a dare lavoro agli operai”.
“Salvini non avendo mai lavorato – sottolinea Landini – non ha mai avuto il problema di scioperare. Le persone non scendono in piazza per ragioni politiche ma quando vedono che la loro condizione peggiora. Salvini dovrebbe interrogarsi sul fatto che questa Manovra non aumenta il salario dei lavoratori, peggiora la precarietà, non interviene sulle pensioni. Quota 103 è un’ulteriore presa in giro. Credo che tutti i lavoratori han capito che la storia delle ‘quote’ era una presa in giro. Siamo passati da Quota 100 a Quota 103 e la riforma Fornero è sempre la stessa, anzi siamo in una fase in cui sono peggiorate le pensioni. Le ragioni che ci hanno portato a scioperare contro il Governo Draghi sono le stesse che ci hanno portato oggi a scioperare. Vogliamo meno tasse in modo da far aumentare i salari”.
“Non siamo disponibili – ha poi concluso – a subire riforme che non condividiamo, siamo invece disponibili a confrontarci per fare quelle riforme di cui i lavoratori e il Paese hanno bisogno”.