Smart working, proroga 2023 solo per i lavoratori fragili. E’ quanto prevede un emendamento approvato in Commissione Bilancio della Camera.
I lavoratori fragili – che saranno individuati da un decreto del Ministero della Salute – potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche se adibiti ad altra mansione.
Novità delle ultime ore, che arriva dal confronto parlamentare, è che la Ragioneria ha chiesto di elevare la copertura prevedendo uno stanziamento di 15,8 miliardi per sostituire il personale scolastico potenzialmente interessato dalla norma perchè fragile.
Il datore di lavoro, si legge, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile «anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento».
Secondo quanto si apprende l’emendamento non includerebbe invece i genitori di figli under 14. L’agevolazione comprenderebbe la prorogabilità in modalità semplificata senza dover necessariamente firmare un accordo tra azienda e lavoratore, attivabile attraverso la procedura emergenziale semplificata di comunicazione telematica del lavoro agile.