Assegno Unico, nel 2023 bisogna rifare la domanda? Con il 2022 che sta volgendo al termine, sono molti i percettori della prestazione che si chiedono come funzionerà nel prossimo anno.
L’importo dell’Assegno è strettamente legato al valore ISEE: più questo è alto, più è bassa la quota mensile di Assegno Unico. Per questo motivo occorre presentare un ISEE valido: solo in questo modo si otterrà la cifra che spetta. Non presentando l’ISEE, infatti, si avrà diritto all’importo minimo mensile.
Vediamo come occorre muoversi nel 2023.
Assegno Unico 2023, l’ISEE va presentato?
I nodi da sciogliere sono due: la domanda di Assegno Unico va rinnovata? E l’ISEE va ripresentato? A entrambe le domande risponde INPS tramite social:
Come specifica l’Istituto, quindi, la domanda per l’Assegno Unico nel 2023 non va ripresentata, a condizione che alla data del 28 febbraio 2023 la domanda risulti accolta. Al contrario, occorrerà fare una nuova istanza a INPS se la domanda risulta respinta, decaduta, rinunciata o revocata. Le istruzioni sono contenute nella circolare INPS n. 132 del 15 dicembre 2022.
Al contrario, come scrive INPS, il nuovo ISEE lo dovranno presentare tutti, sia i percettori che non devono rinnovare l’istanza dell’Assegno Unico sia coloro che devono presentare domanda di rinnovo.
Da un anno all’altro, infatti, la situazione economica della famiglia potrebbe essere cambiata e, di conseguenza, potrebbe varare anche l’importo mensile dell’Assegno Unico: solo l’ISEE lo dirà.