Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza durerà solo 7 mesi e i percettori occupabili, quindi tra i 18 e i 59 anni, saranno obbligati a seguire corsi di formazione o riqualificazione professionale, pena la decadenza anticipata del sussidio.
Per ora di tali corsi formativi non si conoscono troppi dettagli, se non che dovranno essere frequentati:
A parte queste generiche informazioni, attorno alla questione ruotano ancora molti interrogativi, soprattutto dal punto di vista economico. I corsi di formazione per i percettori RdC saranno a pagamento? È previsto un rimborso spese? Vediamo.
Sui corsi di formazione previsti obbligatoriamente per i percettori del Reddito di Cittadinanza occupabili si sa ancora poco e niente. Ancora non si sa, per esempio, se il percettore RdC dovrà pagare per prenderne parte oppure no.
A tal proposito, è logico pensare che la frequenza ai corsi sarà gratuita, proprio considerando la situazione economica in cui versano i percettori del Reddito di Cittadinanza, che lo Stato intende tutelare in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro. Tuttavia, anche se la partecipazione dovesse essere non onerosa, rimarrebbe comunque la questione dei percettori residenti in zone periferiche che sarebbero costretti ad abbonarsi a un mezzo pubblico per raggiungere l’eventuale sede del corso o comunque a sopportare spese di tasca propria.
Non è chiaro nemmeno se potrebbe essere garantito un rimborso spese. La legge nazionale che il Senato sta per approvare non dice nulla al riguardo, potrebbero quindi essere le Regioni a decidere autonomamente come agire.