Nonostante le prove invalsi si svolgeranno nel mese di maggio del 2023, sono già in pubblicazione i primi avvisi degli USR – Uffici Scolastici Regionali – per l’individuazione degli Osservatori esterni nelle classi campione della Rilevazione nazionale degli apprendimenti (RNA).
Vediamo di seguito tutte le informazioni principali su queste figure, ad esempio quali requisiti servono, che funzioni svolgono e quale sarà il loro compenso.
Prove Invalsi 2023: requisiti osservatori
Per essere individuato come osservatore esterno da parte degli USR è necessario rientrare tra almeno una delle seguenti categorie:
- Docenti con contratto a tempo indeterminato;
- Docenti con contratto a tempo determinato;
- Docenti con competenze informatiche;
- Docente che ha svolto la funzione di osservatore nelle Rilevazioni degli apprendimenti;
- Docenti coordinatori di dipartimento o gruppo disciplinare;
- Docenti collaboratori del Dirigente scolastico;
- Dirigenti scolastici;
- Dirigenti tecnici.
Prove Invalsi 2023: compiti osservatori
I compiti che gli osservatori dovranno svolgere sono:
- Garantire la corretta applicazione del protocollo di somministrazione delle prove;
- Effettuare l’inserimento delle risposte alle prove su apposito modulo online sul sito internet dell’INVALSI per la scuola primaria.
Prove Invalsi 2023: compensi osservatori
Per lo svolgimento delle funzioni di cui sopra gli osservatori percepiranno un compenso, ripartito nel seguente modo:
- 200 euro a classe somministrata di II primaria;
- 350euro a classe somministrata di V primaria e III secondaria di primo grado;
- 200 euro a classe somministrata di II secondaria di secondo grado;
- 350 euro a classe somministrata di V secondaria di secondo grado.
Prove Invalsi 2023: avvisi pubblicati
Gli avvisi finora pubblicati dagli USR sono:
- Liguria: scadenza 20 gennaio 2023;
- Sardegna: scadenza 30 dicembre;
- Toscana: scadenza 15 gennaio 2023.