Stipendio di Colf e Badanti sù del 9% nel mese di gennaio 2023 se le parti sociali non troveranno un accordo per l’adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori domestici in sede ministeriale.
Lo prevede l’accordo sottoscritto tra Fidaldo e i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil l’8 settembre 2020. A lanciare la notizia, allarmante per le famiglie poichè si tratta dell’ennesimo rincaro nel giro di pochi mesi, un po’ meno per i lavoratori domestici, è il quotidiano Il Messaggero:
“Funziona così. Il contratto collettivo che regola i rapporti di colf, badanti e baby sitter con le famiglie presso le quali lavorano prevede infatti un adeguamento annuale dei minimi retributivi in base all’inflazione, rilevata dall’Istat al 30 novembre di ogni anno. In particolare, il Ccnl prevede che sia una Commissione formata dalle parti datoriali e sindacali, convocata dal ministero del Lavoro, ad aggiornare le retribuzioni. Ma attenzione, in assenza di un accordo tra le parti entro il terzo incontro calendarizzato ogni 15 giorni, l’adeguamento scatta in automatico nella misura dell’80% dell’inflazione (+9,44% nel nostro caso) per le retribuzioni minime, e nella misura del 100% dell’inflazione per i valori del vitto e dell’alloggio dei lavoratori. Ebbene il primo incontro al ministero è già alle spalle con una fumata nera. Il prossimo tavolo è il 3 gennaio. Ma se entro il 18 non ci sarà intesa diversa, l’aumento di circa il 10% scatterà in automatico. E si parla di rincari fino a 130 euro al mese. Per una badante convivente, per esempio, il minimo passa da 1.026,34 a 1.120,76”.