Salario minimo, al centro dell’agenda del Partito Democratico potrebbe tornare presto il tema del lavoro povero grazie alle prossime Primarie per l’elezione del nuovo Segretario.
A spingere perchè anche il PD cavalchi la battaglia già fatta propria da tempo dal Movimento 5 Stelle, è la candidata Elly Schlein.
Ne parla il quotidiano Corriere della Sera in edicola oggi:
“Nel frattempo si riaffacciano i temi, le proposte per affrontare i problemi degli elettori. La stessa Elly Schlein, che aveva avanzato la proposta di aprire al voto telematico in nome della partecipazione, torna a parlare di due cavalli di battaglia della sua mozione: salario minimo e legge sulla rappresentanza che rafforzi la contrattazione collettiva. «Il mix tra aumento dell’inflazione e dei costi energetici, con la stagnazione dei salari e delle pensioni — dice Schlein — rischia di lasciare indietro milioni di giovani e famiglie. Giorgia Meloni ignora il tema del lavoro povero, il Pd deve continuare a mobilitarsi mettendo al centro la questione del lavoro di qualità e dei salari, del contrasto alle povertà»”.
Inflazione e bassi salari sono problemi che si fanno sentire nell’economia familiare di milioni di italiani. Schlein, da candidata alla Segreteria del PD, intende metterli al centro proponendo l’accoppiata “salario minimo e legge sulla rappresentanza”. Di fatto un intervento legislativo che selezioni i soggetti sindacali che negozieranno e firmeranno i contratti collettivi i cui minimi retributivi saranno applicati a tutti i lavoratori di ogni settore.