L’istruzione parentale, ossia l’educazione dei figli da casa, è un fenomeno che con il Covid-19 si è diffuso sempre di più e che ora il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha sentito l’esigenza di frenare, ponendo alcuni limiti.
Lo fa con la circolare ministeriale con cui fornisce indicazioni riguardo le iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023, nella quale specifica nel dettaglio come avvalersi dell’istruzione parentale.
Istruzione Parentale, come funziona?
Come dispone la circolare del MIUR del 4 gennaio scorso, i genitori e gli esercenti la responsabilità genitoriale che intendano avvalersi dell’istruzione parentale sono tenuti a effettuare una comunicazione preventiva direttamente a una scuola primaria del territorio di residenza, dichiarando di possedere le competenze tecniche e i mezzi materiali per provvedere all’istruzione dell’alunno.
La comunicazione va presentata in modalità cartacea entro il 28 gennaio 2022, allegando il progetto didattico-educativo che si intende seguire nel corso dell’anno.
Sulla base di tale dichiarazione, il dirigente scolastico direttamente coinvolto prende atto che l’assolvimento dell’obbligo di istruzione è effettuato da casa e ricorda alla famiglia che la dichiarazione va presentata all’inizio di ogni anno entro il termine delle iscrizioni on line.
La circolare specifica, infine, che ai fini dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione gli alunni che si avvalgono dell’istruzione parentale devono comunque svolgere con cadenza annuale l’esame d’idoneità per il passaggio alla classe successiva presso una scuola statale o paritaria. Per poter effettuare l’esame, da svolgersi entro il 30 giugno, occorrerà presentare la domanda prevista per i candidati esterni entro il 30 aprile.