Il Decreto Trasparenza, che fissa un prezzo medio giornaliero da esporre costantemente sul piazzale di tutte le stazioni di servizio, non piace ai Gestori dei carburanti. E così partono le prime iniziative politiche delle associazioni di rappresentanza del settore.
Lo scrive il quotidiano Corriere della Sera in edicola oggi:
“Prezzi dei carburanti a macchia di leopardo. Ma gli italiani, oltre a essere davanti ai rincari dopo che è stato tolto lo sconto sulle accise, potrebbero anche trovarsi con i distributori chiusi: ieri, dopo una riunione tra le tre sigle che rappresentano i gestori (Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio) è stata avanzata la richiesta di un incontro con il governo per fare il punto dopo il decreto annunciato l’altri ieri sera che prevede, tra l’altro, un tetto ai prezzi in autostrada. Ma si va- lutano anche altre iniziative e tra queste anche uno sciopero a fine mese, anche se nulla è ancora deciso”.
Stop alle vendite dunque, per i distributori dei carburanti, che potrebbe essere convocato a breve. Il CorSera parla di fine gennaio senza indicare le date. Ma queste date già circolano. Secondo quanto si apprende da una nota stampa del sindacato Cisl, divulgata per chiarire che l’associazione Fegica non è ad essa aderente, come scritto da alcune testate, lo stop generale dei distributori carburanti su rete ordinaria e autostradale potrebbe essere convocato per i giorni il 25 e 26 gennaio 2023. Ma a quanto pare si attendono conferme.