Stipendio Gennaio 2023: importo più alto per 2 motivi

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Busta paga gennaio 2023, per alcuni lavoratori lo stipendio relativo alla prima mensilità dell’anno (quello che i dipendenti privati riscuotono a febbraio) sarà più alto.

Il merito va alla Legge di Bilancio 2023 e a una festività non goduta. Vediamo nel dettaglio.

Busta paga gennaio 2023: 2 aumenti

Il primo aumento arriverà grazie al Capodanno 2023. Il 1° gennaio è sempre festivo, ma nel 2023 è caduto di domenica, pertanto la giornata viene considerata come festività non goduta. Questo porterà nella busta paga dei lavoratori un’ulteriore retribuzione pari a 1/6 della retribuzione settimanale.

La seconda maggiorazione arriva invece grazie al taglio del cuneo fiscale previsto e rinnovato nella Legge di Bilancio 2023. L’Esecutivo, infatti, oltre a confermare il taglio del cuneo fiscale del 2%, ha ampliato di un ulteriore punto la decontribuzione: tale beneficio spetta a chi ha un reddito annuo fino a 25 mila euro lordi.

Di conseguenza, i lavoratori con reddito annuo tra i 25 e i 35 mila euro lordi (considerata anche la tredicesima) continueranno a godere di un taglio del 2%, in linea con le ultime buste paga del 2022.

I redditi inferiori a 25 mila euro, invece, godranno di un aumento del 3% grazie a un equivalente taglio del cuneo fiscale. La Legge di Bilancio 2023 infatti ha esteso alle retribuzioni imponibili fino a 1.923 euro l’esonero del 3% sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici). Per gli stipendi più bassi, gli aumenti netti si aggirano sui 30 euro al mese.