Sicurezza sul lavoro, il Governo ha fissato una serie di appuntamenti con le parti sociali per discutere sull’amara questione degli infortuni e delle morti sul posto di lavoro. Il prossimo è in programma giovedì 26 gennaio.
La ministra del Lavoro Marina Calderone vorrebbe «la revisione dell’impianto normativo, per renderlo più attuale e connesso al tessuto produttivo odierno», ma il leader della CGIL Maurizio Landini avverte: «Non faremo nessun accordo che peggiori il testo unico su salute e sicurezza».
Lo scambio di battute tra la ministra e il sindacalista avviene su La Stampa di venerdì 13 gennaio, che ipotizza quali potrebbero essere le mosse dell’Esecutivo per riparare al grave problema delle morti bianche:
“Il governo pensa al potenziamento dei controlli e quindi degli organici dell’Ispettorato, al rafforzamento della prevenzione e della formazione, a partire dalla scuola.”
Dello stesso avviso la CISL, che sottolinea come «sarebbe importante e opportuno inserire nei programmi scolastici il tema della formazione della sicurezza sul lavoro». Confcommercio, invece, punta a una revisione delle norme «che coniughi l’effettività delle tutele per i lavoratori e lo snellimento degli adempimenti burocratici per le imprese». E proprio dal lato imprese, la proposta più dura arriva dal capo della UIL Pierpaolo Bombardieri, che sollecita l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.