Sciopero Benzinai gennaio 2022, confermato. Nessuna revoca – al momento – da parte delle organizzazioni sindacali che rappresentano le imprese del Settore. Lo si apprende dalle stesse sigle Fegica, Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti che a margine dell’incontro Governo-parti sociali, apertosi questo pomeriggio pochi minuti prima delle 15:00, presso il Ministero per le Imprese e per il Made in Italy convocato sul tema “Tavolo tecnico carburanti”.
All’incontro erano presenti il capo di gabinetto Federico Eichberg, il ministro Adolfo Urso e il garante dei prezzi Benedetto Mineo (in qualità di segretario generale del Mimit).
Al centro della discussione, secondo la prospettiva delle Imprese distributrici di carburanti, le novità previste dal Decreto Trasparenza pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 gennaio che i Benzinai puntano a far modificare nella fase di conversione in Legge. Il provvedimento prevede pesanti sanzioni con multe fino a 6mila euro e chiusura dell’attività fino a 90 giorni dopo tre violazioni per coloro che non esporranno il prezzo medio dei carburanti.
Benzinai-Governo: com’è andato l’incontro?
“Durante l’incontro non c’è stato nessun impegno concreto, i verbi continuano a essere coniugati al futuro e al condizionale. – ha affermato il presidente di Fegica, Roberto De Vincenzo – Per il momento non c’è niente che ci possa far dire che lo sciopero è revocato”.
Insomma nessun respiro di sollievo per le Imprese né per gli operatori economici e automobilisti che guardano con apprensione alla due giorni di stop delle pompe calendarizzata per il 25-26 gennaio.
A irrigidire ulteriormente la posizione dei Distributori di benzina è stata, poi, la notizia – appresa ieri – dell’indagine dell’Antitrust su alcune compagnie petrolifere che non avrebbero vigilato sui prezzi applicati alla pompa risultati in molti casi più alti di quelli pubblicizzati, stando alle rilevazioni della Guardia di finanza
“Veniamo da un tavolo che riteniamo sufficientemente esaustivo rispetto alle richieste. L’impegno da parte del governo e della politica sono fondamentali e importanti. Ci ritroveremo a breve. La mobilitazione rimane in atto. Rimarrà lo sciopero congelato perché andremo a una conferenza stampa di giovedì prossimo e precedentemente avremo documentazione da parte del Governo rispetto alle richieste avanzate sia sul decreto che sul futuro del settore”, ha affermato il presidente di Faib, Giuseppe Sperduto.
“Ho visto aspetti positivi e negativi. Chiaramente ci aspettiamo che nell’incontro di giovedì il governo riesca ad avere un atteggiamento più concreto”, ha sottolineato il presidente di Figisc, Bruno Bearzi rinviando ogni decisione definitiva a giovedì 19 gennaio.
Secondo quanto si apprende nel corso del tavolo il Ministro Urso avrebbe “manifestato l’intenzione del governo a migliorare ed accogliere le richieste” dei gestori e dei titolari degli impianti “se in sintonia rispetto alla necessità di dare miglior trasparenza sulla dinamica dei prezzi e contenere effettivamente ogni tentativo speculativo”.