Maurizio Landini torna a parlare della Camera del Lavoro Cgil di Torino, durante l’evento del VI congresso, per rilanciare sui temi cari al sindacato che saranno al centro del suo nuovo mandato come Segretario Generale della Cgil.
Uno di questi è sicuramente la formazione. “Va conquistato – ha affermato – un altro diritto che oggi non abbiamo: quello alla formazione permanente lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Dentro l’orario di lavoro un lavoratore deve essere anche pagato perché studi e si aggiorni”.
Dare voce al lavoro e combattere le diseguaglianze è uno degli obiettivi del sindacato di Corso d’Italia. E la formazione deve essere al centro di questa azione. Formazione come diritto contrattuale dei lavoratori, così come il diritto allo studio previsto dall’art. 10 dello Statuto dei lavoratori, è già previsto da molti contratti collettivi nazionali di lavoro, tra cui quello della Metalmeccanica. In alcuni settori è previsto un monte ore specifico da dedicare alla formazione professionale, durante le quali il lavoratore è regolarmente retribuito.