Assegno Unico 2023, senza ISEE si può perdere fino a 145 euro

Assegno Unico 2023, se entro il 28 febbraio prossimo non si aggiorna l’ISEE si rischia di perdere fino a 145 euro al mese. È solo grazie all’indicatore ISEE, infatti, che INPS riesce a calcolare l’importo dell’assegno adeguato alla condizione economica della famiglia che lo richiede.

La quota mensile di Assegno Unico varia a seconda dell’ISEE, che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale della famiglia: solo chi supera i 40 mila euro può esimersi dal presentare l’ISEE, dato che avrà comunque diritto alla quota minima mensile (50 euro). Tutti coloro che stanno sotto tale soglia, invece, devono presentarlo se vogliono ricevere la giusta somma spettante.

Assegno Unico 2023, di quanto cala senza ISEE?

Come accennato sopra, il minimo assegno mensile spetta solo a chi supera i 40 mila euro di ISEE e a chi non presenta l’ISEE aggiornato.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, su un totale di 8.446.528 figli raggiunti dalla prestazione, sono il 18,8% quelli a cui l’Assegno Unico viene riconosciuto in assenza di un ISEE in corso di validità (in tutto 1.586.318, in base ai dati INPS a fine ottobre 2022).

Ciò significa che quasi 1 figlio su 5 riceve la quota minima mensile nonostante potrebbe aver diritto a una somma più alta se solo si presentasse l’ISEE. Ma non solo: sorprende notare che tra le famiglie che non presentano un ISEE aggiornato e che quindi prendono il minimo risultano anche quelle con figli disabili. Per l’esattezza, ci sono ben 42.871 figli disabili ai quali, invece di essere riconosciuto l’importo massimo base di 175 euro mensili, spettano solo 50 euro al mese perché senza un ISEE valido.

Stessa cosa potrebbe accadere ai quasi 4 milioni di figli a carico di famiglie con ISEE inferiore a 15 mila euro: se entro il 28 febbraio 2023 queste non rinnovano l’ISEE, da marzo l’assegno potrebbe scendere dai 195 euro riconosciuti in media in questa fascia ai 50 della quota minima, per una perdita di ben 145 euro mensili.

Assegno Unico 2023, va fatta domanda di rinnovo?

L’ISEE va aggiornato obbligatoriamente entro il 28 febbraio 2023, se come abbiamo visto sopra non si vuole perdere quanto ci spetta di diritto. Potrebbe non servire, invece, presentare domanda di rinnovo dell’Assegno Unico. Il rinnovo dell’assegno, infatti, scatterà in automatico dal 1° marzo 2023 e durerà fino a marzo 2024.

A dover presentare una nuova domanda di Assegno Unico sarà solo chi non l’ha ancora fatto e non è ancora raggiunto dalla misura. Così come dovranno intervenire “modificandola” tutti coloro che hanno situazioni familiari da aggiornare (nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni Iban, maggiore età dei figli): le modifiche andranno anch’esse inserite entro fine febbraio per poter ottenere gli importi “aggiustati” da marzo.