Assegno Unico per Anziani: Novità da Meloni

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Assegno Unico per gli anziani: è la proposta giunta direttamente dalla presidente del Consiglio Meloni e dai ministri del Lavoro Calderone e della Salute Schillaci e inserita nel DDL delega varato il 19 gennaio dal Consiglio dei ministri.

La premier ha parlato proprio di un «Patto per la Terza età che pone le basi della riforma complessiva delle politiche in favore degli anziani e contro la loro marginalizzazione». Tra queste, una prestazione universale che ricalcherebbe l’Assegno Unico per i figli a carico ma da riservare esclusivamente alle persone anziane non autosufficienti.

Vediamo meglio di cosa si tratta secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore di venerdì 20 gennaio.

Assegno Unico per anziani: in che consiste

Come spiega il quotidiano, il DDL delega introduce due principali novità. La prima è la semplificazione delle procedure di accertamento della fragilità, passando dalle attuali 5-6 valutazioni oggi necessarie per ricevere gli interventi a due, una nazionale e l’altra regionale.

La seconda (in via sperimentale e progressiva) riguarda, come anticipato, l’introduzione di una sorta di Assegno Unico per anziani, graduato sulla base del bisogno assistenziale ed erogabile a scelta del beneficiario sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona.

Tale Assegno assorbirà l’indennità di accompagnamento e altri sostegni e sarà concessa nei limiti del nuovo “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti” presso il ministero del Lavoro, alimentato dai risparmi di spesa sanitaria derivanti dal potenziamento dell’assistenza domiciliare, dalle stesse indennità “assorbite” e dalle risorse stanziate con legge di Bilancio.

A occuparsene sarà il nuovo Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa), presieduto dal Capo del Governo o su sua delega dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.