Reddito di Cittadinanza, 2 obblighi entro 31 gennaio per non perderlo subito

Rdc

Reddito di Cittadinanza, sono due gli obblighi che il percettore deve osservare entro il 31 gennaio 2023 se non vuole rischiare di perderlo subito. Al contrario di quanto si pensi, non è sufficiente presentare la sola DSU aggiornata al 2023, vale a dire l’ISEE 2023. Vediamo di cosa si tratta.

Reddito di Cittadinanza, comunicazione INPS entro il 31 gennaio

Chi intende continuare a ricevere le ricariche RdC sulla Carta e ha iniziato un’attività lavorativa durante il 2022, che si protrae nel 2023 deve infatti presentare il Modello Sr181 (Com-Esteso) all’Inps.

L’obbligo nasce all’avvio di un lavoro da parte del titolare del RdC oppure di un membro del suo nucleo familiare. E a nulla rileva se il Modello Com-Esteso sia già stato presentato nel corso del 2022, se il rapporto prosegue nel 2023 l’adempimento deve essere nuovamente osservato entro il 31 gennaio 2023.

Con il Modello Com-Esteso non verrà comunicata solamente la prosecuzione del rapporto di lavoro ma anche il reddito presunto nell’anno solare successivo. Se ad esempio il rapporto prosegue fino al 30 aprile 2023 e lo stipendio è di 800 euro mensili, si dovrà comunicare che il reddito presunto nel 2023 sarà di 3.200 euro (4×800).