HomeEvidenzaAumenti Colf, Badanti, Babysitter: ecco le Famiglie più Penalizzate

Aumenti Colf, Badanti, Babysitter: ecco le Famiglie più Penalizzate

Aumenti stipendio colf, badanti e babysitter, non tutte le famiglie verranno colpite allo stesso modo. Danneggiate maggiormente quelle che hanno alle proprie dipendenze degli assistenti conviventi.

Le famiglie devono verificare se versano un superminimo, ossia capire se la differenza fra retribuzione corrisposta e paga base prevista dal CCNL assorbe gli incrementi. In pratica, quelle che già pagano oltre il minimo sindacale risentiranno meno degli aumenti del 9,2%.

Vediamo nel dettaglio.

Aumenti stipendio colf, badanti e babysitter: chi ne risente di più

La differenza tra la retribuzione minima prevista dal CCNL domestici e l’effettiva paga che il lavoratore riscuote superiore alla soglia minima permetterà alla famiglia di assorbire l’aumento. Facciamo un esempio pratico così come lo fa Il Sole 24 Ore nell’edizione di lunedì 23 gennaio.

Per una colf di livello B che lavora 6 ore a settimana, la paga oraria minima passa da 6,03 euro nel 2022 a 6,58 euro nel 2023. Se la famiglia paga già la colf 8 euro l’ora, vuol dire che nel 2022 al minimo sindacale si aggiungeva 1,97 euro di superminimo. A questo valore si può attingere per assorbire l’aumento: la retribuzione può quindi restare di 8 euro l’ora e sarà comunque superiore al minimo sindacale di 6,58 euro orari.

Al contrario, il discorso cambia se la paga è allineata ai minimi contrattuali. Situazione spesso applicata con badanti, babysitter o colf conviventi, che non vengono pagate a ore ma con uno stipendio minimo mensile.

Per esempio, nel caso di una badante convivente di livello C Super che lavora 54 ore settimanali con una paga base nel 2022 di 1.026,34 euro mensili, scatta l’adeguamento al nuovo minimo mensile di 1.120,8 euro. L’aumento di spesa mensile per la famiglia sarà dunque di 94,46 euro. Spenderà 73 euro in più al mese anche la famiglia che ha una colf convivente: se la paga del 2022 era di 850 euro, quella del 2023 passerà a 923 euro.

Come se non bastasse, occorre considerare che a pesare sul bilancio delle famiglie che hanno alle proprie dipendenze dei lavoratori domestici ci saranno anche altri costi, e non solo quelli dovuti agli aumenti di legge.

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