Reddito di Cittadinanza, una maxi indagine condotta sui percettori dai carabinieri di Moncalieri, nel torinese, ha portato alla denuncia di 63 persone a piede libero.
Lo rende noto il quotidiano La Stampa. C’era chi aveva dichiarato residenze fittizie, chi aveva omesso di inserire nel modello ISEE proprietà o introiti mensili di vario tipo o chi aveva “dimenticato” di possedere una Porsche Cayenne e aveva dichiarato di non avere i soldi nemmeno per comprarsi un biglietto dell’autobus.
La truffa è emersa grazie ai controlli incrociati su dati e autocertificazioni portati avanti per diverso tempo. Controlli molto approfonditi e che, in alcuni casi, hanno causato anche alcuni ritardi nelle lavorazioni e nei pagamenti nei confronti di quei percettori che, invece, rispettano tutti i requisiti e hanno quindi diritto al sussidio.
Ora tutti i denunciati dovranno rispondere dell’accusa di truffa ai danni dello Stato per aver intascato soldi pubblici: la somma si aggira sui 500 mila euro.
Ovviamente sono stati tutti segnalati all’INPS per la revoca immediata del sussidio. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti.