Decreto Carburanti, l’esposizione del prezzo medio di benzina e diesel con cadenza settimane e infrasettimanale rimane obbligatoria. Nonostante gli scioperi reiterati da parte dei benzinai, dunque, nessun dietrofront del Governo, che ha pronto l’emendamento da spedire alla Camera nelle prossime ore.
Ne dà notizia Il Sole 24 Ore nell’edizione in edicola venerdì 3 febbraio, secondo il quale
‹‹L’esecutivo sarebbe orientato a mantenere l’obbligo di esposizione del prezzo medio calcolato su base regionale per le stazioni collocate sulla rete ordinaria, mentre per gli impianti autostradali la media sarebbe calcolata su base nazionale. […] Per garantire il tempestivo adeguamento delle informazioni di prezzo a vantaggio dei consumatori, sarebbe poi introdotto un obbligo di comunicazione settimanale e infrasettimanale al variare, in aumento e in diminuzione, del prezzo comunicato.››
Per adesso, l’emendamento del governo è ancora al vaglio dei tecnici del ministero dell’Economia e il decreto ancora in fase di attuazione. Tempi che si stanno dilatando, forse per permettere ai sindacati dei gestori delle pompe di benzina di agire insieme. Sindacati che comunque rimangono contrari all’obbligo di esposizione del prezzo medio dei carburanti.
Come fa sapere il quotidiano, accanto al nuovo obbligo entrerebbe poi in campo un’app pubblica gratuita a disposizione degli utenti per visualizzare prezzi medi e tariffe praticate così da avere un’idea della convenienza di ogni singola pompa.
Sul fronte sanzioni, confermata la riduzione degli importi: non dovrebbero superare i 2 mila euro, tenendo conto anche del livello del fatturato. La chiusura dell’impianto da 1 a 30 giorni scatterebbe, invece, dopo 4 mancate comunicazioni nell’arco di 60 giorni.