Pagamenti INPS prossimi 10 giorni: NASpI, Bonus 150 euro, Assegno Unico, RdC, Bonus figli

Inps

Quali pagamenti INPS sono in programma per questa settimana di febbraio? Quali prestazioni si appresta a erogare l’Istituto Previdenziale? In arrivo dei super arretrati per i figli a carico, la NASpI e l’Assegno Unico. Inoltre, potrebbero cominciare anche gli accrediti del Bonus 150 euro anti-inflazione.

Vediamo nel dettaglio quali date e quali prestazioni arricchiranno i percettori.

NASpI febbraio 2023: le date INPS

Partiranno questa settimana i pagamenti della NASpI di febbraio 2023, quelli di competenza gennaio. INPS li ha disposti con estrema puntualità, grazie alle lavorazioni partite il 1° del mese.

Le date per adesso segnalateci sono quelle dell’8 e del 9 febbraio, ma non è escluso che nei prossimi giorni INPS possa comunicarne altre. Tutto dipende da quando le differenti sedi locali effettuano le lavorazioni.

La NASpI di febbraio è particolarmente attesa visto che insieme alla disoccupazione arriverà anche il Bonus 150 euro anti-inflazione.

Bonus 150 euro febbraio 2023: accredito in settimana?

A febbraio 2023 termineranno i pagamenti dell’indennità anti-inflazione da 150 euro, iniziati lo scorso ottobre. I percettori NASpI lo riceveranno dopo l’accredito della disoccupazione, pertanto non questa settimana ma, presumibilmente, a partire dalla prossima ogni giorno sarà utile. Gli accrediti saranno probabilmente scaglionati e non massivi.

Pagamento in arrivo a febbraio anche per:

  • i titolari nel mese di novembre 2022 di DIS-COLL;
  • i beneficiari della disoccupazione agricola relativa al 2021;
  • i beneficiari delle indennità COVID di 2.400 e 1.600 euro;
  • i lavoratori autonomi e occasionali;
  • i lavoratori incaricati delle vendite a domicilio;
  • Co.Co.Co. (quindi con contratto di collaborazione coordinata e continuativa);
  • gli stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate;
  • gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri versati.

Dire chi potrebbe ricevere il Bonus 150 euro già da questa settimana è difficile. Tuttavia, non sembra azzardato dire che le ultime 3 categorie, che lo ricevono previa accoglimento della domanda da parte di INPS, saranno quelle costrette ad attendere di più.

Assegno Unico febbraio 2023: quando arriva?

Per adesso, non ci sono date da segnalare per questa seconda settimana di febbraio. Tuttavia, sappiamo che i pagamenti dell’Assegno Unico nella prima metà del mese sono riservati per coloro che attendono gli arretrati (quindi le mensilità antecedenti a febbraio 2023).

Pertanto, chi sa di essere in credito con INPS di qualche mensilità dell’Assegno Unico è invitato a controllare il proprio Fascicolo Previdenziale, perché potrebbe trovare l’appuntamento per l’accredito.

Bonus figli disabili: INPS paga dei super arretrati

Raffica di pagamenti in arrivo per chi attende gli arretrati del bonus figli disabili, il contributo di 150 euro rivolto ai genitori disoccupati o monoreddito che hanno figli con disabilità certificata non inferiore al 60% e facenti parte di nuclei familiari monoparentali. 

La data interessata dal pagamento degli arretrati è quella di venerdì 10 febbraio. Qualche percettore ci segnala che riceverà addirittura ben 6 mensilità arretrate: quelle che vanno da luglio a dicembre 2021.

Ricordiamo che fino al 28 febbraio 2023 è possibile presentare le domande per il contributo figli disabili per l’anno 2023.

Reddito di Cittadinanza: pagamenti INPS sospesi?

La platea dei percettori del Reddito di Cittadinanza è ‘divisa’ in due: chi è in pari con i pagamenti e deve ricevere una mensilità diversa dalla prima dovrà attendere il 27 febbraio, chi invece aspetta gli arretrati sarà accontentato la prossima settimana.

Entro il 15 del mese attendono i pagamenti anche coloro – e sono molti – che non hanno avuto la ricarica il 27 gennaio e si aspettano l’accredito arretrato a metà febbraio oppure con una lavorazione straordinaria che potrebbe partire questa settimana.

Niente da fare invece per quei percettori che non sono riusciti a rinnovare l’ISEE entro lo scorso 31 gennaio: per questi, il pagamento è sospeso fino a che non presenteranno l’ISEE aggiornato.